Il Minotauro ai Teatri di Pietra di Sutri

Nel labirinto non ci si perde / Nel labirinto ci si trova / Nel labirinto non si incontra il Minotauro / Nel labirinto si incontra sé stessi

il Minotauro
m&s - Emilio Celata è il Minotauro (foto © media & sipario)

Il Minotauro è “l’innocente colpevole" che viene condannato da un tribunale di colpevoli a espiare una colpa che è addirittura antecedente la sua nascita; è infelice, poiché "sempre al limite della conoscenza", dal momento che non può capire a fondo i suoi sentimenti e ciò che lo circonda.

Lo spettacolo teatrale evidenzia una perfetta metafora della vita: tutti noi viviamo dentro un labirinto e non c’è filo di Arianna o Teseo che riescano a farcene uscire, non c’è Dedalo che lo costruisca e non c’è Minotauro che lo abiti. È un labirinto groviglio di contraddizioni, che vivono dentro di noi e alimentano la nostra vita, rendendola felice e infelice, proponendo a ciascuno un destino che si concretizza attimo per attimo derivando dal contrasto interiore e dal come, giorno per giorno, cerchiamo soluzioni misurandoci con noi e con gli altri. Il Minotauro, essere mostruoso, è metafora di un evento che fa paura e distrugge. Che ti fa trovare improvvisamente di fronte al “nulla” e non sai che percorso seguire, se troverai mai quello che veramente stai cercando… e l’unica possibilità che hai è mantenere vive le tue radici. Il Minotauro, “il mostruoso”, colui che spaventa, terrorizza, deve essere sconfitto in ognuno di noi per non sprofondare, ma credere e avere fiducia per osare e disegnare un nuovo futuro”.

Note di regia
Il mito ha sempre incuriosito grandi e piccoli. Storie spesso surreali, ironiche, a volte truci, che trascinano e divertono, provando a spiegare la realtà ed il comportamento degli uomini attraverso la metafora. Il Minotauro è un essere irrazionale, segue il proprio istinto a discapito della ragione, e proprio per questo “Dante" lo colloca a guardia del girone dei violenti. Che questa sia la natura del “Minotauro” è cosa ovvia, dal momento che si tratta di una creatura con corpo d'uomo e testa d'animale. È un Essere che non comprende a fondo quanto lo circonda, ma l'istinto guida il suo agire e lo rende creatura assolutamente unica nel su o genere. Il Minotauro è una vittima, isolato poiché diverso, prigioniero del labirinto.
Il labirinto come punizione, ma una punizione per cosa, dal momento che a pagare dovrebbero essere coloro che lo hanno generato? Da Pasifae a Minosse, che con la sua disobbedienza a Poseidone ha contribuito ad avviare la concatenazione di eventi che hanno spinto alla mostruosa unione della moglie col toro.
È un labirinto groviglio di contraddizioni, che vivono dentro di noi e alimentano la nostra vita, rendendola felice e infelice, proponendo a ciascuno un destino che si concretizza attimo per attimo derivando dal contrasto interiore e dal come, giorno per giorno, cerchiamo soluzioni misurandoci con noi e con gli altri. Il Minotauro, essere mostruoso, è metafora di un evento che fa paura e distrugge. Che ti fa trovare improvvisamente di fronte al “nulla”: e non sai che percorso seguire, se troverai mai quello che veramente stai cercando… E l’unica possibilità che hai è mantenere vive le tue radici. Il Minotauro, “il mostruoso”, colui che spaventa, terrorizza, deve essere scontto in ognuno di noi per non sprofondare, ma credere e avere fiducia per osare e disegnare un nuovo futuro. Un labirinto talmente vasto e contorto dove chiunque non sarebbe in grado di trovare l’uscita. Un labirinto per proteggere gli uomini dal mostro... ...e il mostro dagli uomini

Teatro Boni Produzioni
presenta
IL MINOTAURO
di Emilio ed Elisa Celata e Sandro Nardi
con Emilio Celata
regia Sandro Nardi
maschera Anna Pichi
trucco Rossana Peri

Teatri di Pietra è a cura di Pentagono Produzioni, in collaborazione con il Comune di Sutri, il patrocinio del Ministero della Cultura Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale, la Regione Lazio, la Rete nazionale dei Teatri di Pietra, Fondazione Carivit e la sinergia con Archeoares e Extra Tuscia Experience. Direzione artistica Maestro Aurelio Gatti.

Con il Patrocinio del Ministero della cultura Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Viterbo e per l’ Etruria meridionale. In collaborazione con il Comune di Sutri

venerdì 28 luglio alle ore 21

Area archeologica di Sutri
Via Cassia (Sutri/Viterbo)

Ingresso 12 euro
Ridotto 10 euro (convenzionati/associazioni/studenti)

info & prenotazioni
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whatsapp 351 907 2781
FB teatridipietra
teatridipietra.blogspot.it

biglietteria presso il sito

biglietteria online
www.archeoares.it
www.liveticket.it

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