Klimt. L’uomo, l’artista, il suo mondo

Una grande mostra dedicata al maestro della secessione viennese e al suo mondo. Esposte più di 160 opere e, dal 26 maggio, anche un'opera ricostruita

Klimt. L’uomo, l’artista, il suo mondo
Klimt. L’uomo, l’artista, il suo mondo

Visitabile fino al 24 luglio la mostra Klimt. L’uomo, l’artista, il suo mondo, racconto visivo di uno dei periodi più entusiasmanti della storia dell’arte del primo ‘900, attraverso la vita, il percorso creativo e le collaborazioni del padre della Secessione Viennese: Gustav Klimt. Oltre 160 opere, tra dipinti, sculture, grafica, manufatti d’arte decorativa provenienti da 20 prestigiose raccolte, pubbliche e private, tra cui il Belvedere e la Klimt Foundation di Vienna, Ca' Pesaro-Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Venezia, il Lentos Museum di Linz, il Tiroler Landes Museum di Innsbruck, il Wien Museum e molte altre.

La mostra è curata da Gabriella Belli ed Elena Pontiggia, con il coordinamento scientifico di Lucia Pini, direttrice della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza e la collaborazione di Valerio Terraroli e Alessandra Tiddia, e vuole anche festeggiare il “ritorno a casa” del Ritratto di Signora (1916-17), sparito nel 1997 dalla Galleria Ricci Oddi poi ritrovato fortunosamente nel 2019.

Il percorso espositivo muove dal clima del simbolismo europeo, da cui Klimt prende le mosse con incisioni e disegni emblematici di Klinger, Redon, Munch, Ensor, Khnopff, la famosa Medusa di von Stuck e sculture di Minne e dello stesso Klinger per poi introdurre i visitatori nel mondo di Klimt, con le sue prime opere e i suoi primi compagni: i fratelli Georg ed Ernst, e l’amico Franz Matsch. Ci si addentra quindi nella vicenda del pittore attraverso la Secessione Viennese da lui fondata con altri 17 artisti nel 1897 in segno di protesta verso l’arte ufficiale. Il Ritratto di Josef Pembaur (1890), capolavoro di Klimt che ne preannuncia la “stagione d’oro” introduce a opere quali la Signora con mantello e cappello su sfondo rosso (1897-1898), Signora davanti al camino (1897-1898), Dopo la pioggia (1898), Le amiche I (Le sorelle) del 1907, il Ritratto di Amalie Zuckerkandl (1913-1914), il Ritratto di Signora in bianco (1917-1918).

Un’intera sezione della mostra è dedicata al Ritratto di Signora della Galleria Ricci Oddi di Piacenza e al racconto delle sue avventurose vicende. Il mondo delle Wiener Werkstätte, i laboratori d’arte decorativa fondati a Vienna da Josef Hoffmann e da Kolo Moser nel 1903 è documentato attraverso arredi, argenti, vetri e ceramiche. Sono esposti inoltre i Manifesti della Secessione, tra cui quello di Klimt Teseo e il Minotauro (1898), che all’epoca fece scandalo (presente nelle due versioni, quella iniziale e quella censurata) e riviste come “Ver Sacrum”. Una scelta di disegni e incisioni di Schiele e Kokoschka, tra cui la fiabesca serie dei Ragazzi sognanti (1908-1909), opera fondamentale della stagione giovanile dell’autore, ricorda quindi la più giovane generazione di artisti austriaci che da Klimt prese le mosse.

Il percorso è arricchito anche dagli artisti italiani che si ispirarono a Klimt, con opere straordinarie come il Sogno del melograno (1912-1913) di Felice Casorati, esposto nuovamente dopo più di trent’anni, la scultura in marmo e oro Carattere fiero e anima gentile (1912) di Adolfo Wildt e l’affascinate ciclo Le mille e una notte (1914) di Vittorio Zecchin. La mostra si chiude con la ricostruzione del monumentale Fregio di Beethoven (copia del 2019 dell’originale del 1901) riservando così ai visitatori un’esperienza di grande suggestione.

La mostra è promossa dal Comune di Piacenza e dalla Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi, con la collaborazione del Belvedere, della Klimt Foundation e di XNL - Piacenza Contemporanea e vede il contributo della Regione Emilia Romagna, della Fondazione Piacenza e Vigevano, della Camera di Commercio Piacenza, di Confindustria Piacenza e di Crédit Agricole, Generali Valore Cultura, Iren, Fornaroli Polymers e Steriltom. La mostra è prodotta e organizzata da Arthemisia. Il comitato scientifico è composto da Gabriella Belli, Fernando Mazzocca, Lucia Pini, Elena Pontiggia, Franz Smola, Valerio Terraroli, Alessandra Tiddia e Sandra Tretter. Catalogo della mostra edito da Skira (contributi di Gabriella Belli, Elisabetta Barisoni, Eva Di Stefano, Lucia Pini, Elena Pontiggia, Franz Smola, Valerio Terraroli, Alessandra Tiddia, Sandra Tretter, Giuseppe Virelli).

Klimt. L’opera ricostruita: Medicina

Dal 26 maggio, nella ex Chiesa del Carmine di Piacenza, viene presentato al pubblico un importante progetto di ricostruzione digitale attraverso il quale riprende vita una delle maggiori opere di Klimt andata perduto per sempre: Medicina. Si tratta di un’opera estremamente controversa, dipinta dall’artista nei primi anni del ‘900 e realizzata su commissione tra le allegorie pensate per il soffitto dell’Aula Magna dell’Università di Vienna.

L'evento si inserisce nell’ampio dibattito sulla “riproducibilità” delle opere, sul rapporto tra arte e nuove tecnologie, su originalità e autenticità dell’opera d’arte, sul ruolo dei musei come luoghi di trasmissione dell’eredità culturale. 

Con questa esposizione si vuol mostrare come le più avanzate tecniche digitali consentono di avvicinarci sempre di più alla fedele riproduzione di un’opera realizzata con media tradizionali (disegno, olio, tempera, marmo, bronzo e altri), attraverso tecnologie di scansione, fotoritocco e stampa che non hanno precedenti e, seppur ancora all’alba dello sviluppo, consentono risultati impressionanti.

Klimt. L’opera ricostruita si inserisce all’interno del progetto “Il mistero dei capolavori perduti”, la serie di Sky Arte realizzata da Ballandi che racconta la storia di sette celebri dipinti - realizzati tra il XVII secolo e gli anni Cinquanta – ad oggi tragicamente perduti e ne segue l’emozionante processo di ri-materializzazione grazie alle più moderne tecnologie a cura di Factum Arte, l’organizzazione fondata da Adam Lowe a Madrid, impegnata nella valorizzazione del patrimonio artistico mondiale.

KLIMT. L'UOMO, L'ARTISTA E IL SUO MONDO

Mostra
XNL - Piacenza Contemporanea
Via Santa Franca, 36
29121 Piacenza

Biglietteria
Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi
Via San Siro, 13
29121 Piacenza

Date al pubblico
fino al 24 luglio
da lunedì a domenica ore 10-18

Informazioni e prenotazioni
T. +39 0523 179861
www.arthemisia.it

Testata Giornalistica
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