Bedda Maki (recensione)

Bedda Maki è il piatto teatrale del giorno: quello che serve a soddisfare la nostra fame di commedia

il ristorante
m&s - La tonnara di Toni (foto © Patrizio Cocco)

"Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi, a parte le melanzane fritte e mai grigliate" - citazione (molto) rivisitata dal romanzo "Il Gattopardo" (edito da Feltrinelli, 1958) di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

Il ristorante di specialità siciliane "La tonnara di Toni" si trova a Milano, ma malgrado la piazza sia più che adatta alla ristorazione, si naviga in cattive acque, anzi cattivissime. Il proprietario e chef, l'ortodosso Toni Mistretta (Franco Mirabella), ha accumulato debiti per 100.000 euro e deve rientrare al più presto, per non far fallire l'attività. Ad aggravare la mancanza di clienti c'è anche il comportamento da irresponsabile del figlio Calogero (Lorenzo Parrotto), studente "fuori sede" (a ben 5 fermate di metropolitana) in una prestigiosa università privata. La situazione precipeterebbe ulteriormente verso il baratro - Toni vuole rientrare del debito rivolgendosi a degli strozzini - se non ci fosse l'intervento risolutore di Maria (Caterina Gramaglia), che riesce a mettere in riga padre e figlio. Scampato il pericolo più grave, va comunque trovata una soluzione che allo stesso tempo preservi la gustosa tradizione "cuciniera" (cit.) di Toni, ma faccia diventare il locale attraente per le nuove generazioni, per coloro che non si rendono conto di quanto possa essere buona la melanzana fritta e mai grigliata.

Per fortuna che corre in aiuto la conoscenza acquisita da Calogero nell'unico esame di comunicazione sostenuto nel suo corso di studi, anche con l'inconsapevole aiuto della sua fidanzata (Roberta Azzarone), alla quale manteneva nascosto la quisquiglia di essere il figlio di un ristoratore siciliano, artista dell'arancino (è trapanese!), per vergogna delle proprie origini. Se una notizia del genere fosse arrivata alle orecchie del Commissario Montalbano, sarebbe stato arrestato immediatamente. La ragazza, comunque, scopre ben presto - irrompendo nel locale - che Kalos (così si chiama per "Gin", che invece sta per Ginevra) non è figlio di un designer che lavora a Los Angeles. Ovviamente da tutto questo nasce una continua "azzuffatina", ma anche il nuovo nome del locale, che da ristorante tipico siciliano diventa "Bedda Maki", perfetto incontro fusion di cucina nippo-siciliana. Piatto forte dello chef la rivisitazione dei maki, involtini sushi dove le alghe vengono sostituite dalle melanzane fritte!

Ora non resta che riarredare la sala, trasformare Maria in una geisha, Tomoto Giarrusso, una ricca vedova di Okkaido e ora proprietaria del nuovo ristorante, e coinvolgere il critico gastronomico Yannis (Arturo Scognamiglio), un food blogger letto da 10.000 studenti universitari e seguitissimo su Twitter, per ottenere una recensione positiva e un hashtag a tema, così da far tornare velocemente il ristorante ai suoi fasti iniziali. Una bazzecola!  Riusciranno i nostri eroi nella loro difficile impresa? E riuscirà Calogero a convincere la sua irascibile e altezzosa fidanzata a non rovinare il "piatto" che stanno cucinando per l'ignaro food blogger? Le risposte sono tutte scritte nei menu che vengono consegnati ai commensali (pardon, spettatori) in teatro.

Il divertente testo di Chiara Boscaro e Marco Di Stefano, meritatamente vincitore del concorso "Una commedia in cerca di autori", strizza l'occhio al celebre "Ratatouille" disneyano e gioca con la grande e universale passione che tutti hanno per la cucina, tradizionale o etnica che sia. La commedia corre molto velocemente, come nello stile cui dovrebbe sempre uniformarsi questo genere di racconti, e mantiene sempre vivissima l'attenzione dello spettatore. Il cast diretto da Roberto Marafante si mostra perfettamente a suo agio nelle varie situazioni che compongono la vicenda, tutti molto bravi con una leggera nota positiva in più per Caterina Gramaglia (e per le sue corde vocali), messa a dura prova scenica anche dai tradizionali zoccoli giapponesi, indossati in buona parte dello spettacolo.
Un piatto teatrale ben riuscito, è fuori di dubbio, dove vengono miscelati e composti i sentimenti umani, il divertimento teatrale e i piaceri della buona cucina, dove su tutto primeggia sua maestà: la melanzana frita. Anche perché se "fritta è buona anche una scarpa vecchia", figuriamoci come può esserlo una "geta".

La Bilancia Produzioni
presenta
BEDDA MAKI
Come reSUSHItare il ristorante e vivere felici
di Chiara Boscaro e Marco Di Stefano
regia Roberto Marafante
con Roberta Azzarone, Caterina Gramaglia, Franco Mirabella, Lorenzo Parrotto, Arturo Scognamiglio
scene Rossella Inzillo
costumi Giusy Nicoletti
luci Stefano Valentini
aiuto regia Alberto Cassarino
assistente regia Silvia Salvatori
riconoscimenti vincitore della IV Edizione del Concorso "Una commedia in cerca di autori"
durata 80 minuti, intervallo escluso

giornalista
Nasco informatico e scontroso decenni fa, da meno anni sono anche giornalista e sempre scontroso. Di recente ho scoperto i social (ma non li ho ancora capiti).
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